Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali rende noto che:
Il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha firmato il decreto interministeriale per l’esonero contributivo dei lavoratori autonomi e dei professionisti, ricevuto ieri dal Mef con le osservazioni, prontamente recepite stamattina. Gli uffici del ministero hanno già avviato una interlocuzione con l’Inps per dare corso agli ulteriori passaggi necessari a garantire la massima tutela della platea interessata dal provvedimento.
Esonero contributivo dei lavoratori autonomi e dei professionisti
Ricordiamo che l’esonero per i professionisti autonomi è stato previsto dalla legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020) all’art. 1, comma 20, con un apposito fondo.
La legge di Bilancio 2021 prevede una dotazione finanziaria iniziale per la misure di 1.000 milioni di euro per l’anno 2021.
La misura è destinata a finanziare l’esonero parziale dal pagamento dei contributi previdenziali dovuti da:
lavoratori autonomi;
professionisti iscritti alle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS);
professionisti iscritti agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza di cui al dlgs 30 giugno 1994, n. 509, e al dlgs 10 febbraio 1996, n. 103 (tra cui INARCASSA).
I professionisti/lavoratori che possono richiedere tale esonero, devono avere:
percepito nel periodo d’imposta 2019 un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro;
subìto un calo del fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33% rispetto a quelli dell’anno 2019.
Sono esclusi dall’esonero i premi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
La reazione dell’associazione degli enti di previdenza privati
Per il presidente dell’associazione degli enti di previdenza privati (Adepp):
Finalmente lo Stato utilizza per i professionisti le tasse versate dalle loro Casse di previdenza. Dopo esserci tanto battuti, il miliardo di euro destinato all’esonero contributivo dei professionisti iscritti agli Ordini è una vittoria e un atto di giustizia.
prosegue poi:
Ogni anno gli enti di previdenza privati versano mezzo miliardo di imposte sui contributi ricevuti dagli iscritti e questa manovra, sommata agli 1,2 miliardi ottenuti con il reddito di ultima istanza, è come se rappresentasse il recupero di quattro anni di fiscalità indebita. Speriamo che il Governo voglia dare continuità a quest’azione emergenziale, usando le tasse versate dagli enti di previdenza privati anche per finanziare l’iscro, cioè l’indennità di disoccupazione di cui si sta discutendo al tavolo del lavoro autonomo, per i propri professionisti.
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