La direzione del Molise dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un memorandum dedicato ai professionisti sul visto di conformità necessario per la cessione del credito per le detrazioni fiscali in edilizia.
La guida sul visto di conformità delle Entrate
La guida, con gli ultimi aggiornamenti riguardanti l’opzione della cessione del credito d’imposta o lo sconto in fattura di cui agli articoli 119 e 121 del decreto Rilancio, è stata concepita allo scopo di offrire un quadro sistematico di tutta la materia riguardante i visti di conformità.
Dalla sua consultazione il professionista può ottenere informazioni che spaziano dalle attività preliminari da effettuare per essere ammesso al rilascio dei visti, alle responsabilità in cui potrebbe incorrere in caso di irregolare gestione di questa attività.
Inoltre, una sezione della guida è dedicata anche alle società di assicurazione. Queste ultime possono trovare utili suggerimenti per la predisposizione delle polizze da sottoporre ai professionisti che operano nel settore.
Nel manuale sono riportati anche gli indirizzi Pec di tutte le Direzioni regionali a cui inviare le comunicazioni, i percorsi per accedere ai link dedicati presenti nel sito internet dell’Agenzia delle Entrate, la necessaria modulistica da utilizzare per le comunicazioni afferenti la materia ed infine, per ogni approfondimento, la normativa e la prassi riguardante gli argomenti trattati.
Il memorandum delle Entrate
Il documento delle Entrate si sviluppa in una serie di domande e risposte suddivise in sette capitoli.
Nel capitolo 1 si trovano domande generiche, ossia:
Cos’è il visto di conformità?
In cosa si concretizzano l’asseverazione e la certificazione tributaria?
Chi è legittimato a rilasciare il visto di conformità?
Un professionista legittimato a rilasciare il visto, privo di partita Iva e senza abilitazione telematica alla trasmissione delle dichiarazioni fiscali – Entratel -, che opera nell’ambito di un’associazione professionale può rilasciare il visto di conformità?
… e un professionista, legittimato a rilasciare il visto, in possesso di partita Iva e senza abilitazione telematica alla trasmissione delle dichiarazioni fiscali – Entratel – che si avvale di una società di servizi?
… e un professionista senza partita Iva dipendente di una società di cui all’art. 2 del decreto 18 febbraio 1999?
In quali casi è necessario venga rilasciato il visto di conformità sulle dichiarazioni e comunicazioni fiscali?
In cosa si concretizza l’apposizione del visto di conformità?
Nel capitolo 2 si trovano gli obblighi che fanno capo ai professionisti:
Quali sono le formalità preliminari che il professionista è tenuto ad osservare per essere ammesso a rilasciare i visti di conformità?
Il professionista che fa parte di un’associazione professionale cosa è tenuto a riportare nella comunicazione di cui all’art. 21 del D.M. n. 164 del 1999?
… e il professionista che si avvale di una società di servizi o che è dipendente di una società di cui all’art. 2 del decreto 18 febbraio 1999?
A quale ufficio il professionista è tenuto ad indirizzare la comunicazione di cui all’art. 21 del D.M. n. 164 del 1999?
Quali sono i documenti da allegare necessariamente alla comunicazione prevista per essere ammessi a rilasciare il visto?
Nel terzo capitolo si analizzano gli obblighi assicurativi:
Cosa deve specificare la polizza di assicurazione?
Il professionista che svolge l’attività nell’ambito di uno studio associato può utilizzare la polizza assicurativa stipulata dallo studio?
… e il professionista che si avvale o lavora come dipendente di una società di servizi?
Il capitolo 4 riguarda il rilascio, le variazioni e l’apposizione del visto:
Da quale momento il professionista può rilasciare il visto di conformità?
Come deve comportarsi il professionista nel caso intervengano successive variazioni rispetto a quanto già precedentemente dichiarato e documentato con la comunicazione?
Cosa comporta l’apposizione del visto di conformità?
In quali casi le dichiarazioni e le scritture contabili si considerano predisposte e tenute dal professionista che appone il visto?
Il capitolo 5 è dedicato ai controlli del Fisco:
Quali sono i controlli che il professionista è tenuto ad eseguire prima di vistare i modelli 730?
In caso di controllo formale delle dichiarazioni, di cui all’art. 36-ter del decreto del decreto Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, quali sono le incombenze a carico del professionista che ha apposto il visto?
Quali sono i controlli che il professionista è tenuto ad eseguire prima di rilasciare il visto sulle compensazioni dei crediti IVA?
E’ sempre necessario venga rilasciato il visto di conformità per le compensazioni dei crediti IVA?
Con riferimento ai rimborsi IVA quando è previsto l’utilizzo dell’istituto del visto di conformità?
Il contribuente che si avvale dell’istituto del visto di conformità cosa è tenuto ad attestare nella dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà per richiedere il rimborso IVA?
Quali sono i controlli che il professionista è tenuto ad eseguire prima di rilasciare il visto sulle richieste di rimborso IVA?
Con riferimento ai crediti derivanti da Imposte Dirette e IRAP quando può essere applicato l’istituto del visto di conformità?
Le compensazioni dei crediti derivanti da imposte dirette – IRAP superiori a 5.000 euro sono subordinate alla preventiva presentazione della dichiarazione munita del visto di conformità?
In quali casi è previsto l’esonero dell’obbligo di vistare le dichiarazioni fiscali?
Cosa succede se chi utilizza in compensazione il credito d’imposta è diverso dal soggetto nei cui confronti si è generato il credito?
Quali sono le verifiche che il professionista è tenuto ad eseguire sulle dichiarazioni Redditi Persone Fisiche (PF) e Redditi Società di Persone (SP) prima di vistarle?
… quali le verifiche da eseguire sulla dichiarazione Redditi Società Commerciali (SC)?
… quali i controlli da eseguire sulla dichiarazione 770 prima di rilasciare il visto?
Quali sono i controlli che il professionista è tenuto ad eseguire sulle comunicazioni per la richiesta di cessione del credito d’imposta o dello sconto in fattura sugli interventi edilizi?
Come può essere esercitata l’opzione relativa alla cessione del credito o allo sconto in fattura in luogo della detrazione fiscale, prevista per la realizzazione di interventi sugli immobili?
Il capitolo 6 riguarda il visto infedele:
Cosa succede se il professionista abilitato rilascia un visto di conformità infedele?
Quando diventa punibile la violazione riguardante il rilascio del visto infedele sulle dichiarazioni fiscali?
Come deve comportarsi il professionista che, successivamente all’invio della dichiarazione fiscale, riscontra di aver emesso un visto infedele?
Quali sono le particolari sanzioni in cui può incorrere il professionista in caso di rilascio infedele del visto sul modello 730?
Quali sono le particolari sanzioni in cui può incorrere il professionista in caso di rilascio infedele del visto sulla comunicazione per la cessione del credito d’imposta o per lo sconto in fattura per determinati interventi sugli immobili (artt. 119 e 121 del decreto legge n. 34 del 2020 e successive modifiche e integrazioni)?
Cosa succede se il visto di conformità sulle dichiarazioni fiscali o sulle istanze viene rilasciato da un professionista non abilitato?
Cosa succede al contribuente che compensa crediti d’imposta in assenza del visto?
Infine il capitolo 7 riguarda i compensi:
Lo svolgimento dell’attività di assistenza fiscale comporta il riconoscimento, da parte dello Stato, di compensi a favore del professionista?
Chiudono la pubblicazione gli Indirizzi PEC delle Direzioni regionali delle Entrate, la modulistica, le schermate tratte dal sito, utili per conoscere il percorso telematico da seguire per richiedere l’abilitazione ai servizi Entratel ed o riferimenti di normativa e di prassi.
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