La planimetria architettonica di un sito rappresenta lo stato attuale di un luogo e ne pianifica lo stato futuro. Scopri cos’è, a cosa serve e cosa contiene
La planimetria architettonica è la rappresentazione grafica di un sito, che ne mostra le condizioni esistenti e quelle future, evidenziando il posizionamento di ogni struttura nel lotto.
Se gli elaborati progettuali come piante architettoniche o strutturali si concentrano su un’unica costruzione, fornendone il layout completo, le planimetrie del sito raccolgono più edifici e differenti costruzioni e mettono in evidenza tutte le strutture presenti in una determinata area di interesse.
A cosa servono le planimetrie architettoniche del sito?
Le planimetrie architettoniche vengono realizzate ed utilizzate nelle prime fasi del processo di sviluppo progettuale. Sebbene non diano informazioni dettagliate sulla costruzione, ne rappresentano l’involucro generale ed il posizionamento nel lotto di riferimento.
Inoltre, è utilizzata spesso dai tecnici per evidenziare ed analizzare le caratteristiche degli edifici e degli spazi adiacenti, informazioni che vengono utilizzate come spunto progettuale ma anche come elaborati d’inquadramento per ottenere le autorizzazioni e i titoli abilitativi dalle autorità competenti.
Cosa include una planimetria architettonica del sito?
Una planimetria architettonica è un disegno architettonico che contiene differenti informazioni in funzione della natura del progetto, anche se in genere includono:
accesso all’area d’intervento;
coperture dei fabbricati;
sistemi di drenaggio;
percorsi;
marciapiedi;
rampe;
recinzioni;
strade;
edifici;
parcheggi;
pendenze;
linee idriche;
illuminazione;
aree a verde;
alberi;
scala metrica o quote;
confini;
topografia.
Quali fattori è importante considerare in una planimetria architettonica del sito?
In una planimetria architettonica vi sono una serie di informazioni importanti da rappresentare:
vegetazione: è bene dettagliare ed evidenziare le tipologie di vegetazione presenti, quelle da eliminare e quelle da mantenere;
composizione del suolo: il terreno, con il suo sviluppo e le sue altimetrie, influenza enormemente l’organizzazione degli spazi;
idrografia: le acque superficiali, che siano fiumi, laghi o torrenti, vanno sempre riportate ed analizzate, per comprendere a pieno le caratteristiche di stabilità ed eventuali vincoli presenti;
uso del suolo esistente: quando si va a sviluppare un nuovo programma costruttivo è bene analizzare gli elementi naturali e costruttivi preesistenti, per cercare di non alterare lo spazio circostante, ma di adattarsi al meglio.
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